Grazie a tutti quelli che hanno voluto festeggiare con me il mio compleanno !

Usare il martello senza schiacciarsi le dita? Un gioco da ragazzi, basta usare una molletta per stendere i panni.

Quando la vite è spanata oppure quando non hai il cacciavite della dimensione giusta prendi un elastico e poggialo sopra la testa da avvitare.

Prendi un foglietto adesivo, piegalo a metà e attaccalo sotto al punto in cui vuoi trapanare. Così raccoglierai la polvere e non dovrai più subire le lamentele di tua moglie!

I tubi non servono a un tubo, se hai una paletta con il manico scavato.

Per ritardare la maturazione delle banane basta avvolgere un po’ di pellicola trasparente intorno al picciolo. In questo modo si impedirà all’etilene, il gas prodotto naturalmente nel processo di maturazione, di raggiungere le altre parti del frutto e di portarle prematuramente alla maturazione.
Commenti
Oggi compio 20 anni.
Vi saluto col video del mio alter ego Max. Chissà come starei anche io con quei parrucconi :-)
E diamo inizio al mio secondo tempo?
———————————–
Volevo ringraziare tutti quelli che ho conosciuto in questi 20 anni, tutti ma proprio tutti nessuno escluso. Quelli che mi hanno voluto bene e quelli che mi hanno voluto male.
Quelli per cui sono stato un amico, un fratello, un figlio…. quelli per cui sono stato "io tutto, io niente, io stronzo, io ubriacone, io poeta, io buffone, io anarchico, io fascista, io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale, negro, ebreo, comunista! Io frocio, io perchè canto so imbarcare, io falso, io vero, io genio, io cretino, io solo qui alle quattro del mattino, l’angoscia e un po’ di vino, voglia di bestemmiare!"
Ci rivediamo su questo blog, se avrò ancora cose da scrivere, perchè "se son d’ umore nero allora scrivo frugando dentro alle nostre miserie: di solito ho da far cose più serie, costruire su macerie o mantenermi vivo…"
Commenti
- Quelli che chiedono "Quanta fame hai" prima di buttare la pasta
- Uscire a buttare la spazzatura
- Mentre chiacchieri sul bordo della piscina arriva un bambino, si tuffa e ti bagna
- La spremuta d’arancia allungata con l’acqua
- Entri in un locale e ti si appannano gli occhiali
- Quando il prof a voce alta ti dice: "Fai ridere anche me!"
- Dare la cera e poi scivolare
- Durante l’aperitivo ha il piatto in una mano, il bicchiere nell’altra e non sai come fare
- I coltelli che non tagliano
- Quel pezzo di parabrezza che i tergicristallo non riescono mai a raggiungere
- Fare una sola foto che poi risulterà sfocata
- La birra sgasata
- I baristi che ti mettono il cucchiaio da te quando ordini un caffè
- Non ricordarsi se hai già zuccherato il caffè
- Quelli che chiamano le figlie Natascia, Katiuscia o robe simili
- Fare la fila allo sportello sbagliato
- Uova di pasqua enormi con una sorpresa da 10 centesimi
- Temperare troppo la matita e rompere subito la punta
- Ti sei appena messo la crema in spiaggia e subito un filo di vento che ti butta addosso la sabbia
- …oppure passa un bambino col piede pesante che alza una tempesta
- Perdere il segno del libro
- Quelli che ti chiedono un fabbro/eletticista/meccanico e poi si lamentano di quello che gli hai consigliato
- Le istruzioni tradotte malissimo dall’inglese (o magari dal giapponese….)
- Non trovare parcheggio entro 100 metri da dove vuoi andare
- Quando ti si spezza il turacciolo mentre stai aprendo una bottiglia di vino
- Cercare di infilare il filo nella cruna dell’ago
- Quando esci di corsa dalla doccia, raggiungi il telefono e…l’altro mette giù
- Appena entri in autostrada l’auto entra in riserva
- Quando acquisti un oggetto imballato e il polistirolo ti va in giro per tutta la casa
- Quelli che danno i consigli
- Avere un sacco da fare e non riuscire a combinare nulla
- Gli elastici vecchi che si rompono
- Uscire controvoglia e annoiarsi
- Poca crema solare e ti scotti, troppa e non ti abbronzi
- Le scarpe nuove che fanno male
- I carabinieri in agguato dietro al cartellone
- Non ricordarsi le parole delle canzoni
- I bidoni della spazzatura che d’estate puzzano terribilmente
- Quelli che parlano in falsetto ai bambini
- I carrelli del supermercato che vanno storti
- Gli stranieri che mangiano pizza e bevono cappuccino
- Il cappuccino delle macchinette
- Non avere mai spiccioli quando servono (e ricevere il resto tutto in spiccioli)
- Quando scopri che il tuo maglione preferito ha le tarme
- Mordersi la lingua
- Le palline da tennis che non rimbalzano più
- Quelli che dicono di non guardare un determinato programma tv ma continuano a parlarne
- Il latte che trabocca sul fornello
- I pomodori che non sanno di niente
- Il cordoncino del cappuccio della felpa che rientra tutto

Photo credits to: Il Pagante
Commenti
Povera Voghera. Una volta c’era il "pendolino" che si fermava in un nodo ferroviario importante. Una volta c’era il tribunale. Tra un po’ saremo senza sede della Camera di Commercio, Stazione dei Carabinieri, Agenzia delle Entrate. Ed è già buona che c’è ancora qualche ufficio aperto, i vigili del fuoco, il giudice di pace, l’ospedale. Per fortuna che c’è ancora qualche negozio che tiene duro e non chiude.
E per fortuna che a Voghera c’è la più antica fiera della Lombardia, la fiera dell’Ascensione, la Sensia. Però…. però cosa?
Però quando ero piccolo alla Fiera dell’Ascensione gli espositori erano artigiani e commercianti di Voghera. Adesso…. al di là del fatto che il mercato degli ultimi giorni è un mercato con poca qualità dove vengono vendute cose che trovi in qualunque mercato d’Italia (ma questo ormai è -purtroppo- un dato comune di molti mercati e mercatini), il problema (grosso) è che gli espositori nel cortile interno NON sono di Voghera. E questo è un male.
Negli ultimi due anni la fiera si è un po’ risollevata grazie agli espositori/venditori di alimentari. Ma, con tutto il rispetto per i nostri prodotti enogatronomici che sono di qualità altissima, non possiamo trasformare la Sensia nella "Sagra dell’Agnolotto". E per fortuna che Savignoni è di Voghera, non è stato chiamato un espositore "forestiero". Ribadisco: nella nostra zona abbiamo dei prodotti (vino, salumi e formaggi) che sono di una qualità eccelsa e non sono adeguatamente valorizzati. Per esempio tutti in Italia conoscono il Salame Milano e pochi il Varzi, le mele della Val di Non (e quelle di Bagnaria?), e quando parli di vino Lombardo ti dicono solo Franciacorta (e l’Oltrepo?). Detto questo, la fiera non può limitarsi ai soli prodotti enogastronomici, deve essere una vetrina per l’intero settore industrial-commerciale!
Perchè gli espositori vogheresi disertano la fiera? Per la burocrazia (vedi l’episodio quando l’Ispettorato del Lavoro ha multato amici e parenti che stavano aiutando a smontare gli stands) e soprattutto per i costi (che non vengono ripagati dal ritorno economico, specialmente in questi anni di crisi). E quindi voi direte: bene allora è giusto che gli organizzatori chiamino altri disposti a spendere. Io non lo trovo giusto, invece: lo scopo di un’amministrazione NON è quello di fare cassetto a tutti i costi.
Quindi faccio nel mio piccolino un modestissimo appello agli amministratori locali: Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale. Date la possibilità alle attività di Voghera, così come dell’Oltrepo e della Valle Staffora, di poter esser presenti alla Sensia. Non dovete vedere queata festa come un’occasione di mero guadagno, ma come un’opportunità per aiutare le attività della zona. Meglio mettere un vogherese ad un certo canone che un milanese/bolognese/vietnamita al doppio o al triplo. Con tutto rispetto per i milanesi, i bolognesi e i vietnamiti questa dovrebbe essere la Fiera di Voghera, dove sono esposte le attività della zona. Pensate che opportunità anche in vista di Expo 2015. Se l’anno prossimo un turista venisse a Voghera per l’Ascensione e si accorgesse che ci sono poche attività della zona cosa penserebbe? E quindi, se le attività locali non ci sono, cari signori, è compito vostro invitarle, sostenerle e farle partecipare, e non, come è capitato in passato, mettergli addidittura i bastoni tra le ruote.
Perchè se un arbitro fa una partita con 10 espulsi non sono i giocatori ad essere tutti delinquenti, ma l’arbitro che non ha saputo gestire. E se in una classe sono quasi tutti bocciati sono gli alunni che sono tutti somari o è il professore che è incapace?
Chi ha orecchie per intendere…intenda.

El Greco (Dominikos Theotokopoulos) – Crocifissione (1595-90)
Commenti
Vi ricordate queste tre canzoni? Non notate che si qualcosa di leggermente simile nei tre video?
Commenti
E’ passato un anno da quando ci hai lasciati su questa terra, ma da allora non hai smesso un momento di guidarci e proteggerci da lassù, come hai sempre fatto da buona moglie e splendida madre. Volevamo ringraziarti ancora perchè se siamo ciò che siamo lo dobbiamo anche a te che ci hai messo al mondo, ci hai insegnato tanto e ci hai saggiamente indirizzati e accompagnati sui sentieri della vita. Vivi ancora in noi e sarai sempre nei nostri cuori. Un bacio.

Commenti
Sono un felice possessore di questo telefono. Come, quale telefono? Quello del titolo: il Google Nexus 5 by LG. In attesa della futura uscita del Nexus 6 (probabilmente costruito da Lenovo / Motorola) ho comprato qualche gadget.
Per esempio le cover: questa:

Rigida, ben fatta. E poi trasparente sul retro. Stilosa. Ma inadeguata. Troppo rigida, si fa fatica coi tasti fisici.
Poi uno stock di cover commose e colorate, queste:

Poi una gran figata: il caricatore senza filo. Basta appoggiarci sopra il telefono e questo si carica!

E infine la batteria d’emergenza: quando sei in giro e non sai come fare, tiri fuori questo aggeggino e ricarichi il telefono:

Tutte queste cosine le trovate nei soliti marketplace, tipo Amazon e eBay o dove volete voi…
Per ora mi sono fermato a questi, ma mi piacerebbe una chiavetta con tecnologia miracast: la colleghi alla TV via HDMI e replica sullo schermo televisivo ciò che passa sul cell. Comodo per vedere le foto, i video o quant’altro. Costicchia un po’ di più, ma non è il prezzo a fermarmi, prima vorrei esser sicuro che funzionino bene e non siano laggate (o senza audio)
Commenti
La curiosità anima gli scienziati, la sensibilità gli artisti. Io non mi voglio includere in nessuna delle due categorie, ma ambiziosamente cerco di "pescare" dagli uni e dagli altri. Gli scienziati sernza sensibilità sono aridi e freddi, gli artisti senza curiosità hanno un’anima fragile.
Preferisco non essere nè l’uno nè l’altro, ma un pochettino di entrambi.
Bello questo pensiero scaturito alle 3 di mattina! Prima o poi lo trasformerò in un post del blog, visto che non ho molte idee ultimamente (è dura il lavoro del blogger, a volte sei in crisi di ispirazione, ma i lettori vorrebbero sempre delle novità !!!!)
Dai ci vediamo domani sera (stasera ormai), e per il futuro mi scuso se non sarò all’altezza di quello che dici… parleremo di quello che ci va, anche se fosse noioso…
Commenti
Ma secondo voi è normale che il 28 di febbraio io non abbia ancora disfatto il presepe?
Beh… mai detto di essere normale. E poi non ho voglia.
Di fare niente.

Commenti
E’ un vero peccato che i giardini Moschini (credo che si chiamino così), tra Viale Marx e Via Martinelli a Voghera siano in questo desolante stato di abbandono:









Commenti
|
Questa volta lasciate che sia felice, Camminando, dormendo o scrivendo, Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia, (Pablo Neruda) |
![]() |
Commenti
Sarà per qualche strana affinità dovuta allo stesso nome di battesimo, sarà per la quasi stessa età (lui ha due anni più di me), fatto sta che molto molto spesso mi ritrovo nei libri di Fabio Volo. Infatti ne ho già parlato in questi quattro post: uno, due, tre, quattro.
Adesso ho letto da poco "La strada verso casa". La storia è inutile che ve la racconti, è quasi banale. Ma è il modo di scrivere e ciò che scrive il mio omonimo che "mi prende". Sono i dettagli: i dettagli di ciò che pensano i protagonisti (a volte io penso le stesse cose), i dettagli di ciò che notano (a volte sono cose che noto anche io), i dettagli delle cose che gli piacciono o che odiano (a volte lo faccio anche io), i dettagli delle situazioni in cui si trovano (a volte mi ci sono trovato anche io). Insomma, mi rispecchiano sempre molto. E poi ci sono delle coincidenze straordinarie, ricordo ancora quando in un libro il protagonista diceva di aver fatto il lavapiatti a Liverpool Street Station a Londra, come me!
In quest’ultimo libro mi sono ritrovato in situazioni, alcune anche brutte e difficili, altre piacevoli e simpatiche. Ho ritrovato dei personaggi che ho conosciuto anche nella mia vita. Ho letto parole che anche io ho detto o mi sono sentito rivolgere. Insomma anche stavolta c’è stato feeling con questo libro. Sarà per qualche affinità….

Commenti
E poi mi stupisco se mi fa male il ginocchio….
Commenti
La mia nuova "fatica" (si fa x dire)


