Lo ammetto, l’idea non è mia, me l’hanno suggerita…
Visto che prolificano ancora i vari corsi di lingue: De Agostini, Speak Easy e quant’altro, che insegnano le classiche inglese, francese, tedesco, spagnolo e le nuove russo, cinese, arabo… perchè non fare un bel corso di italiano?
Non sto scherzando: pensate una bella uscita a fascicoli che ci spiega le regole della grammatica, magari in modo divertente: i plurali, i tempi dei verbi (addirittura il congiuntivo, brrr!), la punteggiatura, la grafia delle parole più difficili, i modi di dire, ecc.

Ovviamente deve essere un corso "moderno", non pedante e noioso. In questo modo si otterrebbero due risultati importanti. Il primo è insegnare ai tanti italiani che si sono dimenticati, o che non hanno mai studiato troppo, a scrivere e parlare in italiano corretto. Gli ignorantoni come me ne trarrebbero grande beneficio. Non dovrebbe essere un corso tenuto da qualche sapiente ottuagenario (con tutto rispetto per chi ha la barba bianca, ma mi riferivo a quelli incartapecoriti, si può avere 80 anni all’anagrafe ma avere il cervello proiettato al futuro più di un trentenne limitato), ma da qualche attento osservatore del costume, che sia al contempo colto e preparato. Insomma una bella lezione divertente.
Il secondo obiettivo lo si otterrebbe insegnando per bene la lingua italiana agli stranieri, che per forza di cose non sono in grado di entrare nelle sfumature, seppur parecchi sappiano parlare la lingua di Dante molto meglio di me (ci vuole poco, direte voi). Conoscere la lingua porterebbe loro grandi benefici, non trovate?
Secondo me è una bella idea. Che caspita: vogliamo imparare il cinese se non sappiamo parlare bene neanche la nostra lingua.
Almeno l’italiano sallo ! A me mi sembra che è più meglio che c’hai delle basi, no?
Leggete l’articolo qui sotto tratto da "La Repubblica". Ma come è possibile che quel maledetto razzista di un salumiere abbia osato aggredire un povero rapinatore? In fondo quello non stava cercando di fare nulla di male. E poi non si lamenti quando questi, vista l’arroganza e la prepotenza del negoziante, gli ha sparato un colpo di rivoltella. Inaudito, oggigiorno non è possibile neanche fare una rapina che subito ti sparano. Io gli darei il massimo della pena, secondo me è tentato omicidio volontario, io a quello gli darei l’ergastolo e butterei via la chiave. L’Italia è un paese civile che accoglie tutti a braccia aperte, e quell’uomo ha infangato il buon nome di una nazione. Suvvia, fatti rapinare e stai zitto!
Prato. 3 donne muoiono a causa del maltempo che ha allagato un sottopasso. Ma fa più notizia se scrivono: "Prato, morte tre cinesi". Io sono dell’idea che bisogna rispettare i morti. Sempre e comunque. E poi cosa cambia se sono cinesi o meno? La responsabilità della loro morte non è certo loro. Men che meno in quanto cinesi, anzi. Magari, visto che Prato è una delle città italiane a maggior numero di imprese cinesi, si stavano recando a lavorare. E il sindaco non ha avuto neanche il buon gusto di proclamare il lutto cittadino. E già perché lui si lamenta dei cinesi, però la sua ditta, la SASCH, produce in Cina !!!