(raccolta molto sparsa di pensieri)

fabiotordi

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Ringrazio mio padre e mia madre

Mi è capitato di vedere la trasmissione RAI "Giovani e Ricchi"

http://www.raiplay.it/video/2016/09/Giovani-e-Ricchi-628060d6-6764-485c-b108-adc1f2873559.html

E’ una specie di "documentario" sulla vita di alcuni giovani rampolli di alcune famiglie benestanti italiane. Benestanti è dire poco, diciamo schifosamente ricchi. Questa non è sicuramente una loro colpa, però è oggettivo che sono decisamente e oggettivamente viziati, anzi viziatissimi.

Tutti dicevano la classica frase: io sono un ragazzo (o una ragazza) normalissimo con una vita normalissima, che colpa ne ho io se sono parte di una famiglia ricca. Alcuni lo dicevano totalmente a sproposito, visto che facevano vite "da sogno" e assolutamente snob. Altri avevano anche amici "normali", ma con degli eccessi decisamente "particolari", come il tizio che si è fatto rivestire la Maserati di velluto nero, sostenendo che fosse una cosa normalissima. 

Tutti chiaramente con macchinoni regalati dal papi di turno perché "mio figlio si è laureato e la macchina se l’è meritata". Può darsi. Secondo me troppi vizi fanno male.

Io non sono né giovane né ricco, ma mi sento privilegiato rispetto a tanti altri, ho una casa di proprietà dove vivo e un lavoro indipendente, ed entrambe queste opportunità mi sono state date dai miei genitori, quindi "regalate", non me le sono guadagnate da zero. Detto questo…

Ringrazio i miei genitori, per non avermi mai pagato una vacanza, per avermi fatto tribulare per avere un’auto mia, che infatti ho avuto solo grazie a mio nonno Michele.
Ringrazio mio padre per avermi fatto pesare ogni singola volta che avrei speso dei soldi chiedendomi mille volte se davvero avessi bisogno di quello per cui li stavo spendendo…e talvolta me lo ripeteva talmente tante di quelle volte che desistevo, basta non sentirlo più.
Ringrazio mia madre per aver ceduto poche volte ai miei capricci di bambino per farmi acquistare qualche giocattolo, visto che avevo già quelli dei mie fratelli maggiori e comunque potevo giocare all’aperto, vivendo a Brallo.
Ringrazio mio padre che nonostante le mie richieste, non mi ha comprato la bicicletta finché non le ha comprate da vendere in negozio e quindi una era destinata a me…peccato che poi quando le ha finite ha venduto anche la mia. E questo si è ripetuto per almeno 4 o 5 volte nel corso degli anni, finché al primo anno di università ho messo da parte i soldi per comprarmene una (che infatti posseggo tuttora, visto che ho capito quanta fatica bisogna fare per guadagnarli i soldini, vendendo magliette ai miei compagni di corso).
Ringrazio mia madre e mio padre, per non avermi comprato vestiti firmati, benché avessimo un negozio di abbigliamento. E soprattutto per avermi fatto capire il perché. Questa cosa non mi ha mai pesato, in quanto in famiglia mi avevano insegnato che non importa che firme hai addosso: l’onestà, i valori, ma anche la personalità non sono rappresentati dai vestiti che si indossano. Da ragazzino era un classico che gli amici, soprattutto quelli che arrivavano "dalla città", mi dicevano: ma tu che hai un negozio, perchè non indossi le Nike, i Levis, le Lacoste? E io rispondevo che  quelli li avevano tutti, mentre io con gli stessi soldi ne avevo perlomeno il doppio. Quanti stronzi ho poi incontrato nella mia vita, che erano firmati da capo ai piedi.
Ringrazio mio padre per avermi fatto penare a comprare la TV a colori, per aver fatto in modo che ogni volta che avevo bisogno di spendere dei soldi dovessi motivargli, in modo molto insistente, la mia necessità, invece di darmi soldi così "tanto per".
Ringrazio mia madre perchè mi ha sempre insegnato che i soldi non contano niente. E me lo spiegava lei, che da ragazzina viveva in una famiglia dove i soldi non c’erano, ma c’era la dignità. Dove non c’era neanche posto per tutti a tavola e i figli più piccoli mangiavano seduti sulla scala. Dove a volte non c’era neppure da mangiare, e uno dei regali che si ricordava meglio era una mela che gli aveva donato una signora di ritorno dai campi. Lei e mio padre hanno sempre lavorato sodo, risparmiato al massimo, perchè gli erano rimasti indelebili in memoria quegli anni in cui "non c’era niente", ma spiegandomi nel contempo che l’importante era volersi bene, perchè i soldi, seppure da rispettare in quanto guadagnati con fatica,  vanno e vengono e non devono essere motivo di invidie, di litigi e quant’altro.
Ringrazio mio padre e mia madre di tutto questo e altro ancora. In modo che, vedendo quei ragazzi, quello che provo non è minimamente invidia, forse un po’ di tristezza, perchè nonostante le parole di circostanza, non si sforzano neanche di capire il valore del denaro. Si "arrendono" al fatto di essere ricchi pensando che, quindi, tutto gli sia permesso. Un peccato.

Pota Pig

Immagino che tutti voi sappiate chi sia Peppa Pig, no? Bhe se non lo sapete, vi dico solo che i dati auditel di settembre dicono che Rai Yo Yo è stato il canale (tra quelli "nuovi" del digitatale terrestre) più visto.

E tutto questo per questo cartone animato "disegnato male", che però attira tantissimo i piccoli e… non solo !

E’ proprio vero che a volte ti sbatti da dio per far delle cose benissimo e poi funzionano di più quelle "fatte male". Nel senso del disegno, ovviamente. In realtà è un cartone fatto benissimo per il target a cui va incontro, i bambini piccoli.

Forse non sapete però che esistono su Youtube delle parodie: in ferrarese, in napoletano e soprattutto la mitica POTA PIG !

 

Mauro Repetto

Forse non tutti sanno che… anche il biondino degli 883, dopo aver lasciato il duo, si era cimentato come "cantante" (beh, cantante per modo di dire). Mi sembrava di ricordare questa schifezza e allora l’ho cercata su youtube, eccola:

http://youtu.be/mWPLDWrJuM0

Se invece vi siete persi sui social questa bella pubblicità della Evian:

http://youtu.be/mWPLDWrJuM0

A proposito degli 883, l’altro giorno è andata in onda una puntata dedicata a Max Pezzali e la sua storia. Io non l’ho vista, me l’ha detto Elisa, ma la puntata la trovate cliccando qui (quando ho tempo la guardo)

Cielo manca cielo manca

Le abitudini cambiano: così come l’anno scorso mi ero preso bene con Real Time, da un po’ di tempo a questa parte guardo principalmente Cielo, la tv in chiaro di SKY.

Ho iniziato per caso l’anno scorso, facendo zapping mi sono fermato sulla trasmissione Masterchef e mi ha talmente coinvolto che ho visto (quasi) tutte le puntate. Mitici i tre giudici Barbieri, Cracco e Bastianich! Grazie a questa trasmissione ho iniziato a guardare sempre più spesso questo canale. Ho seguito Il Principiante (con Emanuele Filiberto), dove il principe si cimentava in umili lavori.

Adesso vedo un po’ di tutto: in preserata Masterchef USA (c’è sempre Bastianich e il cuoco scozzese multistellato Michelin, Gordon Ramsey), al martedì sera di fisso il programma di Briatore "The Apprentice", alla domenica sera la replica di X-factor (che ridere il casting!). Inoltre apprezzo molto Gli Sgommati (la migliore satira politica) e "Affari di famiglia", dove gli americano vendono o impegnano gli oggetti più disparati al banco pegni. E nientepopodimenoche fanno anche le repliche di X-files. Dateci un’occhiata: canale 26 !

Perchè Sanremo?

Tutti dicono di non aver visto Sanremo, ma tutti ne parlano. Io ho visto la seconda puntata (quella di martedì), alcuni spezzoni prima di uscire e poi in radio ho sentito quasi tutte le canzoni  e interviste varie. Ecco le mie tradizionali impressioni:

Celentano: "doveva" sparare le sue bombe, altrimenti a cosa lo pagano a fare? Lo pagano perchè sapevano già che avrebbe detto qualcosa che avrerbbe fatto scalpore. A qualunque costo (appunto).

Morandi: mi sembra bravo come conduttore, però adeso basta, avanti un altro.

Volete che vi faccia un pronostico su chi vince? Proviamo, io dico NOEMI, vediamo se ci azzecco.

Lucio Dalla: ma che duetto sarebbe il suo? Diciamo che la sua è una comparsata. Altrimenti tutti gli autori di canzoni dovrebbero salire sul palco.

Arisa: ha voluto dimostrare che non è solo la stupidotta cantante di canzoncine. Brava.

Mi sembra che ci siano parecchie canzoni che abbiano possibilità di classifica: Noemi, Arisa, Dolcenera, Emma, Renga, Ninazilli E anche quelli che sto per citare.

Giggggidalessio e la Bertè: li "odio", ma quando ieri sera sono usciti sul palco con  DJ "Jafar" Get-Far FARGETTA… beh ragazzi… che tamarroni. Secondo me il remix dance può funzionare! E qui cito anche Martin Solveig che ho visto l’altra sera reintrando a casa: siccome DJ quando sono ospiti in televisione non fanno altro che far finta di premere dei tasti a caso su un mixer o robe simili, almeno lui si è sforzato di (far finta di) cantare…

Mi sono perso la serata con gli ospiti stranieri, mi hanno detto che Brian May abbia spaccato! E, a proposito, il tizio col violino…David Garret: l’esecuzione di Smells Like Teen Spirit era proprio wonderful.

Ma la sconosciuta tra i big chi era? E tra le nuove proposte (scusate, ma io dico ancora "big" e "nuove proposte" come 25 anni fa…) ancora prima che iniziasse il festival dicevano che avrebbe vinto il quindicenne scapigliato, visto che è già molto conosciuto e ha un sacco di fan su FB. Buon per lui.

Stasera gran finale. Se volete essere sicuri di addormentarvi, seguitelo alla radio, ma non su RTL, sulla RAI dove i due telecronisti Emanuele Dotto e soprattutto Carlotta Tedeschi vi faranno secchi in pochi istanti.

Al prossimo anno !

Big Brother is watching you

Domande sul "Grande Fratello" televisivo:

1) Perchè i concorrenti sono sempre e tutti vittime di isteria collettiva improvvisa e cronica? Urlano sempre. Entrano nella casa: "AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHH". Gli fanno una sorpresa: "AAAAAAAAAAAAAAAAAH". E che due palle!

2) Pianto facile. Anche i più duri, dopo tanto tempo (o anche dopo poco tempo) nella casa sono facilmente soggetti alle lacrime. Basta che gli si dica: "mamma" e giù pianti ininterrotti. Il fatto è che c’è gente che piange alla prima puntata!

3) Non si può neanche più dire che il GF sia "TV spazzatura" in quanto, ahimè, ormai c’è di ben peggio in giro (come i telegiornali che mi fanno vedere il cadavere di Geddafi insanguinato all’ora di cena). Detto questo, non mi spiego nel modo più assoluto quelli che dicono ai propri parenti "spero che tu sia orgoglioso di me". Ma orgoglioso di cosa, scusa? Come se io andassi a Domenica In e dicessi "la mia famiglia sarà orgogliosa di me". Stanno partecipando a un programma televisivo, non hanno mica dimostrato alcunché !!

Real Time

Dottore mi aiuti, sono finito nel tunnel di Real Time. Proverò a fare un po’ di terapia raccontando la mia storia.

Da quando c’è stato lo switch-off del segnale tv analogico, mi sono ritrovato un sacco di canali inutili in più sul mio televisore di casa. Al momento non ho fatto tanto caso a Real Time, ci passavo qualche volta facendo zapping, ma non mi soffermavo più di tanto. Una sera ero casualmente su RT mentre scorrevo i vari canali quando ho smesso di pigiare i tasti del telecomando e mi sono appassionato a quel programma. Ancora non lo sapevo,ma stavo cadendo nel baratro della teleassuefazione, nella dipendenza catodica da Real Time. Quel programma era Vendo Casa Disperatamente.

Nei giorni successivi ho scoperto anche "Cucine da incubo USA", "Wedding Planners", "Chirurgia XXL", "Ma come ti vesti?", "Paint Your Life", "Vendo Casa Disperatamente", "Cortesie per gli Ospiti", "Il Boss delle Torte", "Fuori Menu" e tutta un’altra serie di improbabili programmi.

Il mio preferito rimane "Vendo casa disperatamente". Funziona così: una mediatrice immobiliare, Paola Marella, donna elegante dal ciuffo colorato, visita tre immobili che i proprietari faticano a vendere. L’esperta individua un possibile acquirente e gli fa visitare le tre soluzioni. Qui scatta in azione anche Andrea, l’architetto, che, una volta individuata la casa più adattabile al cliente, trasforma l’abitazione in base ai suoi (a volte discutibili) gusti e a quelli del tizio che cerca casa. Dopo pochi giorni, dopo che l’appartamento è stato invaso da muratori, carpentieri, tappezzieri, elettricisti, piastrellisti, falegnami, e chi più ne ha più ne metta, vegono invitiati sial l’acquirente che il venditore (che nel frattempo evidentemente ha soggiornato altrove) a vedere il risultato.

Poi c’è "Cerco Casa Disperatamente" dove dei personaggi, solitamente danarosi, molto danarosi, cercano una casa su misura delle proprie esigenze. Gente che hai dei budget che si aggirano anche  su qualche milione di euro. Si avete letto bene: qualche milione. Ma scusa, per quella cifra lì, non ho bisogno di Paola Marrella, me la faccio costruire come dico io la casa!!

Anche "Ma come ti vesti" è forte. Il wedding planner Enzo Miccio e una tipa di cui non ricordo mai il nome, ma che sembra la mamma della Hunziker (è identica, solo con gli anni in più) prendono un povero malcapitato (o malcapitata) che gli è stato segnalato da qualche amico / familiare per il modo di vestire un po’ innapropriato. Per prima cosa si fanno mostrare i capi provenienti dal guardaroba della "vittima", che vengono regolarmente derisi e buttati quasi tutti nel bidone dei rifiuti. La seconda parte vede i due lookologi che consigliano il tizio nell’acquisto di un nuovo guardaroba, con un budget di millecinquecento euro. Spesso devono comunque intervenire ancora loro perchè il tizio in questione continua a comprare abiti assurdi. Alla fine lo fanno incontrare con gli amici /familiari stronzi che lo hanno sputtanato in televisione, per dimostrare loro il cambio di look.

Ultimamente mi ha preso bene anche "Cucine da incubo USA", dove Gordon Ramsey aiuta il proprietario di un ristorante che non funziona tanto bene a scoprire e risolvere i problemi: magari sono i camerieri, a volte la qualità del cibo, oppure la mancanza di coordinazione, ecc. Beh, detto così non sembra interessante, così come gli altri programmi, ma poi dopo un paio di settimane ti scoprirai a tenere acceso la TV su Real Time a qualsiasi ora del giorno….

Sul sito ho fatto il test  per sapere che personagigo sono e il risultato è:

Sei Paola Marella
La casa di Real Time è il tuo mondo. Ti piace frequentare casa di amici, osservandone con curiosità disposizione e arredamento. Lo studio è il tuo spazio preferito. Sei preciso e determinato, creativo e dinamico.

Ma noi non ci sanremo..

21:20 e basta, che palle, la storia della vita della Clerici no, eh! Tra l’altro alla piccolina pare che non gliene possa fregare di meno. E giustamente aggiungo io.
21:21 ammazza che giacca ha Morandi! Infatti alla Clerici piace, niente da dire…
21:23 L’inizio si Sanremo è veramente stucchevole. Mi sto già addormentando… Anche il balletto ha una musica tristissima. Penso che sia uno degli inizi del festival più insulso che abbia mai visto. A me personalmente piacciono quelli con un qualche colpo di scena. Morandi adesso dice che a lui sono sempre piaciuti i primi dieci minuti: ecco appunto, pensa  che li hai già sprecati tutti, sono le 21:30 !
21:32 e finalmente si canta.
21:39 ma quanto sono alti Luca e Paolo?
21:43 La Tipa Del Rosario a momenti si ammazza con quei tacchi. Ma che tipo è il maestro d’orchestra?
21:57 La canzone non era malaccio. Vecchioni canta una canzone alla Vecchioni, niente da dire. Sorpresa invece Tatangelo: nuovo look. Non mi piace, ma almeno è una novità. Pare Rhianna..
22:02 Scusate la mia ignoranza, ma non so chi siano i La Cruz. Se guardate il post su Sanremo dell’anno scorso vi accorgerete che avevo detto la stessa cosa di Scanu che poi ha vinto. Quindi magari porto bene, ma sentendo la canzone non ne sarei così sicuro.
22:16 Altro che Canalis e Belen: Max Pezzali !!! E il giubbotto di pelle dov’è? Cazzo questo qui è uno che ha cantato gli anni più spensierati della mia gioventù. Figa (scusate se dico “cazzo” e “figa” ma non riesco a trattenermi, è troppo un pezzo della mia storia. Dicevo: figa mi sembra di vedermi un po’ quasi nello specchio, anche io probabilmente non ho più l’aspetto di quando avevo vent’anni, ma la voglia di fare è forse addirittura aumentata, perché ora è molto più consapevole e con meno fronzoli. Bella Max, secondo me la canzone per radio spacca, suonata con l’orchestra perde un po’… Però l’abbigliamento fa veramente schifo.
22:23 Ma perché gli stacchetti, quando entrano i cantanti, sono tutte canzoni inglesi? Non è il festival della canzone italiana? Va beh, sentiamo Van De Sfros, secondo me non prende neanche un voto: quando si parla di canzone napoletana tutti ad applaudire, ma se uno canta in comasco… Ecco sto leggendo dei commenti su internet e dicono tutti le stesse cose: leghista, sottotitoli… che pizza.
22:37 Luca e Paolo che fanno una canzone sul Silvio, che novità (vedi mio post di ieri). Elio le fa molto più belle. La Oxa come diamine si concia? La voce non mi piace e non mi è mai piaciuta. Non si capisce una parola. Un incrocio tra Cher e Nevruz.
22:45 No Tricarico che mi fa la paternale patriottica, no! E’ troppo !
23:04 Ho passato la serata a sistemare un bug in un paio di siti che gestisco, con la TV accesa su Sanremo. Se fossi stato sul divano a quest’ora starei dormendo molto profondamente. I Modà hanno tentato di cantare per tenermi sveglio, Battiato non ci sta neanche provando…
23:06 Nel frattempo la mia stampante ha pensato bene di guastarsi, proprio ora che devo stampare dei regolamenti… uffi.
23:12 mentre la mia stampante ha ripreso funzionare non so se ridere o piangere di Patti Nonna Papera Pravo..
23:27 Sono veramente stanco, un piccolo baco mia ha fatto tribulare tutta la sera. Ora mi butto sul divano, mente Natalì, o come si scrive, si sta lamentando in musica con un microfono in mano indossando una giacca da domatore di leoni.  Però appena agguanto il telecomando giuro che cambio canale. Ma è stato carino avere un programma da criticare, da buon criticone qual sono. Buonanotte.

Google TV

Tra poco Google lancerà un nuovo servizio, la Google TV. Non ho capito bene bene di cosa si tratta. Una via di mezzo tra la TV, come la intendiamo adesso, e il web. Insomma ti metti davanti al teleschermo e navighi tra canali, filmati, pagine web. Quindi ti puoi vedere le previsioni meteo sul tuo sito preferito, un video da YouTube, mentre segui la partita in un riquadro. Figo no? Ovviamente sarà disponibile, all’inizio, solo in America.

Ma la cosa che mi piace di più in realtà non è il servizio in sè, ma il messaggio contenuto nel video di presentazione:

Kids again.
We haven’t been this excited about TV since Saturday morning cartoons.

Già, ecco perchè mi piacciono le innovazioni tecnologiche: perchè mi fanno sentire sempre come quando ero bambino: curioso e affascinato da ciò che non conosco ancora.

Ginga Tetsudo 999

Quando ero proprio piccolino si vedeva solo la rai, il "primo" e il "secondo" e l’occasione di vedere qualche cartone animato era aspettare la domenica dopo pranzo oppure qualche inaspettato sciopero dei giornalisti o cose simili. Erano sempre e solo cartoons americani, della Warner o della Disney.

Verso la fine degli anni ’70 la rivoluzione giapponese con la trasmissione dei primi manga animati. Per dire come stavamo messi, il primo e uno dei più famosi, Goldrake, noto anche come Atlas Ufo Robot, veniva trasmesso sul secondo (l’odierna  RaiDue) alla sera preceduto da un intervento in studio. Insomma era un evento. Io Goldrake me lo ricordo poco, ero proprio piccolo. Il mio preferito è sicuramente Mazinga Z, trasmesso negli anni successivi, sebbene in realtà come storia venisse prima (Le serie sono, in successione, "Mazinga Z", "Il Grande Mazinga" e "Goldrake", ma la Rai li ha comprati e trasmessi in sequenza diversa. Anzi a dire la verità il Grande Mazinga era su Canale 5. Infatti io, qui lo dico pentendomene amaramente e rendendomi ridicolo di fronte ai miei coetanei, non l’ho mai visto !!!).

Successivamente la cività ha raggiunto anche il Passo del Brallo e quindi vedevo un sacco di altri canali, come EuroTV, Odeon, Italia7, Canale5, Rete4 (Italia1 solo molto più tardi, infatti io Holly e Benji l’ho potuto vedere solo anni dopo, maledizione). Su quei canali ho visto cartoni che sono stati delle pietre miliari degli anime giapponesi: Lupin III, L’Uomo Tigre, Capitan Harlock, Galaxy Express 999.

Quest’ultimo è un cartone animato che mi è piaciuto molto, forse per quel velo malinconico che lo pervade. Lo so, i comics dovrebbero essere d’evasione, ma che male c’è se un cartone ha un’anima e cerca di dirti qualcosa? Parla di un ragazzino, Masai, che in un lontano futuro vuole raggiungere un pianeta ai confini dell’universo dove può ricevere organi meccanici per il proprio corpo, in modo da poter allungare la propria esistenza. E’ il suo grande sogno, di una vita fatta finora di stenti e povertà. Per andare in quel pianeta c’è un’astronave molto particolare: viaggia nello spazio ma è in tutto e per tutto uguale a un vecchio treno con locomotiva a vapore. Masai ha come compagna di viaggio Maisha, una donna misteriosa. Durante il loro viaggio sono protagonisti di numerose avventure e disavventure, e tappa dopo tappa Masai si rende conto che la felicità non sta nell’avere o meno un corpo meccanico, ma in altri valori della vita.

Il tutto accompagnato dalla meravigliosa sigla degli Oliver Onions. Prima che arrivasse Cristina d’Avena che belle che erano le sigle dei cartoni !

San Remo

Da qualche anno ho scoperto un modo molto divertente di seguire il Festival di Sanremo: con il portatile sulle ginocchia sfogliando il blog di Kataweb, dove una manipolo di critici si mettono, appunto, a criticare in modo molto divertente i cantanti, le canzoni, gli ospiti, ecc.

Quest’anno purtroppo ho scoperto che il blog è stato sospeso, ma per fortuna una delle autrici ha trasformato il proprio blog personale in quello che una volta era l’apposito blog di Sanremo. Eccolo:

http://annalupini.blog.kataweb.it/reality_blog/2010/02/16/perche-il-divano-e-il-divano/

I loro commenti mi fanno piegare, ci sono delle chicche come: "Arisa 5  Pezzo modello BigMac: impossibile che non ti piaccia ma non significa che sia buono." oppure "La mise di Mengoni lascia in attesa dell’ingresso a un certo punto di Batman, che se lo porti via con la bat-corda" o anche "Ditemi che ciò che sto vedendo è frutto della mia fantasia malata, vi prego" (parlando di Pupo & Emanuele Filiberto)

Meritevoli di menzione anche i commenti spassosi dei lettori del blog. Ora vi annoierò coi miei di commenti, alcuni usciti durante una seduta telefonica di megacritiche della premiata ditta di criticoni incalliti Piombini&Tordi:

  • La Clerici se non sa camminare sui tacchi, non li usi.
  • Ma chi cazzo è ‘sto Scanu?
  • Cutugno stecca, che tristezza.
  • Arisa è roba già vista. L’anno scorso è stata formidabile, ma ora stufa un po’.
  • Cassano è più simpatico di quello che pensavo. E riesce addirittura a correggere un errore di italiano alla Clerici, inaudito!
  • Non avrei mai pensato di dirlo (ma neanche di pensarlo): la canzone di Nino d’Angelo quasi mi piace.
  • Emanuele Filiberto ce l’ha un cognome? O si chiama Emanuele di nome e Filiberto di cognome? E ora cosa vorrà fare? L’attore? Che ridere proprio lui che canta una canzone sull’Italia…
  • Qualcuno dica alla Clerici che Morgan non è morto. E soprattutto non è Leopardi, quindi anche se ci risparmia la lettura delle sue liriche fa lo stesso.
  • Povia mi ha rotto i co…siddetti. Sempre uguale. E in tanti anni non ha ancora imparato a cantare…
  • La tipa "btutto anatroccolo" è quasi presentabile. Miracoli dei truccatori.
  • Noooo, i Nomadi a Sanremo? Non lo sapevo, questa si che è una notizia. Noooo, non ci credo ancora, ma come hanno fatto a farsi convincere?

Gli altri non li ho visti o sentiti perchè ero al telefono o perchè avevo cambiato canale…


Canaletto – Il Bucintoro al molo nel giorno dell’Ascensione – 1740 – Torino, Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli

Il più grande

Su RaiDue in questo periodo c’è una nuova trasmissione, uno dei tanti format stranieri, che consiste nel votare il più grande italiano di tutti i tempi. Ci sono 50 candidati, scelti da una società di sondaggi, che spaziono dalla scienza all’arte, dal cinema alla politica.

Alcuni nomi sono quasi ridicoli, ma non perchè sia il personaggio in qestione ad esserlo, tuttaltro, ma non potete certo venirmi a dire che il più grande italiano di tutti i tempi possa essere Lucio Battisti, con tutto il rispetto.

Ho provato a classificare questi nomi, pensando a quale sarebbe quello che voterei io. Ci sono nomi importanti, come Cristoforo Colombo, Dante, Galileo Galilei, Michelangelo, Marco Polo, ecc. Alla fine sono stato indeciso tra due.

Leonardo Da Vinci. Un genio assoluto. Era tutto, tutto: artista, scienziato, inventore. I suoi interessi andavano dall’anatomia alla botanica, dalla pittura all’architettura. E non erano semplici passioni, in ogni campo lui era geniale. I suoi  quadri sono quelli di un grande pittore. Le sue invenizioni sono arrivate in anticipo di centinaia di anni. I suoi studi hanno aperto mille nuove finestre sui cieli della conoscenza.

San Francesco. Un grande uomo per altri versi. Con la sua unicità, soprattutto considerati i suoi tempi (ma lo sarebbe stato in qualsiasi epoca) ha saputo rivoluzionare lo spirito della cristianità. E’ arrivato dove nessuno ha mai avuto il coraggio, l’ardire, l’umiltà e la costanza di arrivare.

Digitale terrestre

In questo periodo si fa un gran parlare di digitale terrestre. Molti non sanno bene di cosa si tratta. Ve lo spiego a modo mio, in modo che vuole essere il meno possibile tecnico, se possibile.

Iniziamo da una premessa: sapete cosa vuol dire "digitale"? Il mondo che ci circonda è "analogico". Prendiamo l’esempio dell’orologio, quello classico, con le lancette. Guardando le lancette dei secondi, come potete dire con precisione assoluta quanti secondi sono passati? In quel precisissimo preciso momento potrebbero essere passati 25 secondi, 26 secondi, oppure 25 secondi e un po’. Un po’… quanto? Nessuno può dirlo con precisione. Poi hanno inventato i computer, insomma i cervelli elettronici, per compiere le varie misurazioni. Ma i computer sono limitati, non hanno immaginazione, non gli si può dire 25 secondi…e un po’. Per un computer i secondi sono o 25 o 26. Da qui il metodo "digitale": cioè i dati sono precisi, non si può dire "...e un po’". All’inizio la tecnologia era più arretrata, e le applicazioni digitali limitate. Con tempo ci sono stati notevoli sviluppi e ormai la tecnologia digitale è dappertutto. Prendiamo l’esempio delle foto. C’erano le macchine che impressionavano la foto su pellicola, in modo analogico. Ora c’è dentro un cervello digitale che prende l’immagine in arrivo dall’otturatore e la scompone in un numero, seppur grande ma limitato, di dati (i cosiddetti "pixel" e "megapixel"). Infatti ci si ritrova al bar a vantarsi del fatto che la propria fotocamera abbia "più megapixel" di quella dell’amico. Questo perchè, come ripeto, la tecnica avanza e la qualità dei prodotti digitali aumenta, superando in vantaggi quella analogica.

Torniamo alla televisione. I canali che vediamo abitualmente sono trasmessi con metodo analogico, cioè le informazioni sono spedite secondo un metodo ormai superato. L’antenna le raccoglie e il televisiore le ritrasforma in immagini e suoni. Poi c’è un altro sistema: il digitale. Le trasmissioni sono spedite in modo codificato, cioè in un linguaggio dei calcolatori elettronici. Che vantaggi comporta? Che le informazioni in questo modo tengono molto meno "spazio" e quindi ne possono essere inviate di più. Cerco di spiegarmi meglio. I canali televisivi occupano delle frequenze, un po’ come i canali radio che siamo abituati ad ascoltare. Avete presente quando accendete la rdaio? I canali vanno da 87,5 ai 108 MHz. Quindi c’è un numero limitato di radiostazioni. La stessa cosa funziona per i canali televisivi. Ci può essere solo un certo numero di canali televisivi. Infatti quanti ne vedete? 15? 20? E poi? E poi se ne volevate vedere altri dovevate mettere la parabola, con la quale potete vedere i cosiddetti canali satellitari. Che sono trasmessi in digitale. Infatti, per vederli, anche quelli trasmessi "in chiaro", cioè visibili gratuitamente, avete bisogno di un decoder. Cos’è il decoder? E’ un apparecchio con un cervello elettronico che prende i canali digitali codificati e li decodifica (infatti non per niente si chiama decoder…)

Arriviamo finalmente al digitale terrestre. E’ una tecnologia tra le più moderne. Hanno inventato il sistema di trasmettere dei canali digitali che possono essere captati dalle normali antenne. Questo che vantaggi porta? Che nello spazio in cui venivano inviati 15 o 20 canali ne potranno essere inviati molti ma molti di più: 100, 200 ecc. Oltre a questo c’è il vantaggio che i canali (dovrebbero) vedersi meglio. Quali sono gli svantaggi? Che, anche in questo caso ci vuole un decodificatore, un decoder appunto. I nuovi televisioni hanno il decoder già integrato, per quelli vecchi dovremo comprarne uno esterno. Avremo bisogno di un decoder per ogni televisore.
I vantaggi per lo stato invece quali sono? Che prima potevano vendere solo poche frequenze, adesso ne possono vendere centinaia, e guadagnare di conseguenza…

Tarako…. tarako….

E si anche io sono finito nel vortice "Tarako", che da tempo impazza sul web. Per merito (o per colpa) di Elisa sono venuto a sapere di questo web-trend trash (ma come cazzo parlo??)

C’è una ditta alimentare in Giappone che si chiama QP che ha inventato un pupazzetto che si pronuncia allo stesso modo e che si chiama Kewpie per pubblicizzare la propria schifezza salsa alle uova di merluzzo per condire gli spaghetti. E fin qui tutto ok. Poi ha lanciato uno spot dove due bambine cantano una canzoncina che ti entra nel cervello e non ti lascia più che ha avuto un successo stepitoso. Eccola:

Di seguito hanno realizzato uno spot dietro l’altro, uno più inquetante dell’altro. Li potrei definire opere d’arte, in quanto sono allucinanti ed inquetanti. Ricordano capolavori come Shining di Kubrick (tratto dal libro di King). Avolte mi ricordano anche l’Esorcista.

Eccovi qualche esempio.

E per finire, se volte e mulare le gesta delle due bambine, eccovi il testo della canzoncina:

Tattara tattara taratara tarako
Tattara tattara taratara tarako
Onaka ga naru to yatte kuru
Nakama wo tsurete yatte kuru
Tarako kabutte kao dashite
Suiccho suiccho dekakemasu
Futo ki ga tsukeba mado no soto
Futo ki ga tsuku to ie no naka
Tarako tarako tappuri tarako
Tarako tarako tappuri
Tarako ga yatte kuru
Tarako tarako tsubutsubu tarako
Tarako tarako tsubutsubu
Tarako ga yatte kuru
Tarako tappuri tappuri tarako
Tarako tappuri tappuri tarako
Pasuta yuderu to yatte kuru
Kirei ni narande yatte kuru
Itsumo nikoniko suteki na egao
Chakapoko chakaraka chaamingu
Futo ki ga tsukeba kata no ue
Futo ki ga tsuku to sara no naka
Tarako tarako tappuri tarako
Tarako tarako tappuri
Tarako ga yatte kuru
Tarako tarako tsubutsubu tarako
Tarako tarako tsubutsubu
Tarako ga yatte kuru
Tarako tappuri tappuri tarako
Tarako tappuri tappuri tarako
Nengara nenjuu yatte kuru
Akai osoroi yatte kuru
Punyo punyo kunyo kunyo tarako rinko
Tsubutsubu puchipuchi tarako rinko
Futo ki ga tsukeba kuchi no naka
Futo ki ga tsuku to yume no naka
Tarako tarako tappuri tarako
Tarako tarako tappuri
Tarako ga yatte kuru
Tarako tarako tsubutsubu tarako
Tarako tarako tsubutsubu
Tarako ga yatte kuru
Tarako tappuri tappuri tarako
Tarako tappuri tappuri tarako
Tattara tattara taratara tarako
Tattara tattara taratara tarako
Tattara tattara taratara tarako
Tattara tattara taratara tarako

Sky mi avete rotto!

Adesso ve lo spiego bene a voi di Sky: non me ne frega niente.
Non me ne frega niente della televisione, la guardo pochissimo.
Se fosse x me non pagherei neanche il canone RAI.
I canali terrestri mi soddisfano già ampiamente, siccome
non me ne frega niente dei film (me li guardo al cinema o in dvd)
non me ne frega niente delle partite (preferisco vedermele al bar in compagnia)
Oltretutto ho anche il decoder per il Digitale Terrestre, pertanto
non me ne frega niente della vostra offerta
non me ne frega niente dei vostri abbonamenti e infine
non me ne frega niente dei vostri due mesi in regalo.
Vi ringrazio per l’interessamento, vi ringrazio per l’insistenza, vi ringrazio per le continue offerte,
probabilmente qualcuno vi avrà detto che sono un teledipendente.
Lo ero quando andavo alle superiori, ora, come mi piacerebbe che aveste capito,
non me ne frega niente.

Pertanto, se mi telefonate ancora una volta, vi spezzerò le falangi manderò il malocchio via telefono. Chiaro?

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