fabiotordi

(raccolta molto sparsa di pensieri)

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Fastweb inizia a starmi antipatica

Da quasi dua anni (cioè da quando hanno attivato il servizio nella mia città, Voghera) sono utente Fastweb. Ho fatto il contratto, è venuto l’omino a casa mia che ha svitato la presa del telefono che avevo, ha fatto uscire un cavetto che va fino ad uno scatolotto grande come un pacchetto di sigarette, fissato al muro. Questo è a sua volta collegato ad una centralina, che poi è un modem, sempre fissata al muro.

Giorni fa un amico mi raccontava che aveva aderito all’offerta di Infostrada, che funzionava molto bene. In pratica ha detto addio a Telecom e paga 10 euro al mese fino a marzo, ADSL compresa. Poi diventeranno 30 euro al mese. Ci ho pensato su, visto che io pago esattamente il doppio (60 euro al mese), perchè sono 20 euro di fisso e 40 di ADSL. Sono andato sul sito Fastweb per vedere se era una cosa complicata la procedura per cambiare operatore, ma furbescamente non c’è scritto da nessuna parte. Alla fine ho mandato un’email chiedendo "come si fa a disdire il contratto??".
Il giorno dopo mi telefona una non gentilissima signorina. Il colloquio si è svolto più o meno così:

"Come mai lei vuole andarsene?"
"Io non voglio andarmene, ho chiesto come si fa ad andarsene, è diverso!"
"Si va beh, ma perchè vorrebbe andarsene?"
"Per i costi"
"Caro signore, io non posso farle offerte più basse"
"Non ho chiesto offerte, ho chiesto come posso fara ad andarmene"
"E va beh, deve mandare una raccomandata ecc ecc, poi entro un mese le disattiviamo la linea"
"Posso avere dei tempi certi?"
"Più certi di così, le ho detto un mese!"
"A si, che bello, io un giorno torno a casa e vedo che non funziona più internet e telefono, e poi magari mi fate pagare anche il mese intero"
"No, si figuri, pagherà solo fino al giorno in cui stacchiamo la linea"

A parte il fatto che già mi ha infastidito il fatto che se gli scrivi perchè hai dei problemi non ti rispondono e invece se dici che vuoi andar via addirittura ti teleonano. E poi ho imparato che le promesse fatte dai call center raramente corrispondono a verità, vedi le mie disavventure con Tiscali.

"… e poi avrà un mese di tempo per restiruire l’attrezzatura"
"come avviene la cosa?"
"semplice, le vai in un negozio Fastweb e restituisce l’attrezzatura"
"si ma l’attrezzatura è attaccata a un muro, è venuto un omino che ha collegato tutti i fili"
"e va beh, ci saranno due viti, la smonta e la porta in negozio"
"ma scusi, per metterla viene un tecnico e per toglierla devo fare io? E se prendo la scossa?? (praticamente impossibile, ma era per vedere la sua reazione)"
"Faccia come crede, se non la restituisce le addebiatiamo 100 euro. E comunque ci sono 50 euro di penale per disdire"

E si perchè i furboni di Fastweb, ho scoperto dopo, hanno mandato assieme a una delle ultime bollette, una comunicazione dove dicevano: "Caro cliente, da adesso in avanti se disdici dovrai pagare 50 euro, se non ti va bene puoi disdire gratis entro un mese, altrimenti diamo per scontato che il tuo silenzio vale come un assenso". Capito?

Esattamente il giorno dopo la beffa: sul muro di casa mia e sulla lettera nella cassetta trovo scritto: "Abbonati a Fastweb, pagherai solo 10 euro al mese".
E no, qui qualcuno mi sta pigliando per il culo.
Allora, per fare il fracassamaroni fino in fondo ho mandato un’altra email chiedendo come mai i vecchi clienti come me venivano trattati a pesci in faccia e quelli nuovi beneficiano di cotanto sconto. Secondo voi mi hanno mai risposto???

Per finire oggi ho provato, sul sito Fastweb, a richiedere l’abbonamento on line, per vedere cosa mi dicevano. Risultato, mi dice che la mia abitazione non è ancora raggiunta dalla linea Fastweb. Siete ridicoli, non so se ridere o piangere.

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Conversazioni via instant messenger

(23.14) Mister X: che colore sceglieresti negli scacchi?
(23.16) Fabio Più: nero
(23.17) Mister X: e che pezzo?
(23.17) Fabio Più: alfiere
(23.17) Fabio Più: why?
(23.17) Mister X: così
(23.17) Fabio Più: sondaggio "alla Mister X" ?
(23.17) Mister X: essendo profugo, uso immagini predefinite
(23.17) Mister X: e invento frasi filosofiche
(23.18) Fabio Più: profugo fosti?
(23.18) Fabio Più: fatti non fummo per viver come bestie
(23.18) Mister X: che mi possono funzionare da "spunto" per domande stupide
(23.18) Mister X: profugo in senso informatico
(23.19) Fabio Più: l’afliere è il pezzo più originale
(23.19) Fabio Più: sia per come è fatto
(23.19) Fabio Più: e poi mi piace come si muove
(23.19) Mister X: anche a me
(23.19) Mister X: inoltre resta sempre sul suo colore
(23.19) Fabio Più: yep
(23.19) Mister X: è coerente
(23.20) Fabio Più: si ma mai noioso
(23.20) Mister X: non è protagonista ma è importante
(23.20) Fabio Più: bravo mi piace come descrizione
(23.20) Mister X: anch’io sceglierei l’alfiere infatti
(23.20) Fabio Più: questa discussione è un buon non-sense, peccato sia fatta a quest’ora, avremmo dovuto farla alle 3 del mattino
(23.21) Mister X: già

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La musica elettronica

Ascolto tutti i tipi di musica.
Dalla musica classica a quella pop, dall’italiana al reggae, dal rock alla psichedelica, ecc.
Se dovessi scegliere un genere musicale preferito, direi la musica elettronica. Con questo nome si dice tutto e niente. Cosa intendo per "musica elettronica" ?
Musica generata con strumenti elettronici, non con strumenti musicali tradizionali, cioè con sintetizzatori e campionatori.
Dai primi anni ’90 amo questo genere di musica e la seguo abbastanza, nelle sue varie sfaccettature. Molti hanno provato a catalogarla con diverse etichette, a mio parere quasi inutilmente. Però possiamo provarci lo stesso.

All’inizio c’era la House e la Techno. La prima era più semplice, più orecchiabile e spesso cantata. La seconda era più ripetitiva, con sequenze o frasi ripetute e un più alto numero di battute al minuto. Era la mia preferita.
Il via è stato dato da brani come "James Brown is dead" di LA Style, "Who is Elvis?" di Phenomenia, "Pullover" di Speedy J. Poi nel 1992 il boom col nostrano Digital Boy e la sua "Muthafucker", e poi "Tetris", "Poing", ecc. Infine Ramirez, Modo, e altri.
Poi la techno andò in pensione. Per i duri e puri cattivoni ci fu la Hard Core (detta anche Gabber), con dei bpm altissimi (famose le serate alla discoteca Number One). Per gli altri ci fu la Progressive, musica con loop molto ripetitivi. Qualcuno la definì, nelle sue digressioni, Trance. Ma i nomi, come dicevo, non valgono molto. I mitici DJ set di dj come Mario Più o Ricky Le Roi, accompagnati dall’inconfondibile voce di Franchino magiaaa…. portami viaaaaaa…..
Poi è nata la Drum’n’Bass, la Jungle (non mi piace, base ritmata molto veloce, sullo stile tribale, spesso accompagnata da cantato).

Nel frattempo ho scoperto e apprezzato i precursori e i pionieri della musica elettronica, a partire dagli anni ’60 in avanti. E’ incredibile pensare come già quarant’anni fa c’era chi riusciva a tirar fuori della poesia da delle macchine. Affascinante. Avete mai ascoltato i Tangerine Dream? Fino poi ad arrivare negli anni ’80 a Pop Corn e ai mitici M.A.R.S.S. con la celeberrima "Pomp up the volume" (che non è propriamente elettronica, ma un mash-up, un copiaincolla, uno dei primi e per questo spettacolare), passando attraverso i Pink Floyd.
Sempre negli anni 90 è doveroso citare due gruppi che hanno mischiato l’elettronica con altri generi, creando stili originalissimi, come i Prodigy e i francesi Daft Punk (quelli di Around The World, li ho visti live al Rolling Stone di Milano nel 1997).
Attualmente mi piace la musica che chiamano house (che secondo me ha poco a che fare con la house di qualche anno fa e non ha nulla a che fare con la house di 15 anni fa, i nomi secondo me li danno a caso). Ascoltatevi stardust su M2o per capire cosa intendo…
Fra i grandi degli ultimi anni non posso non citare l’italiano Benny Benassi e gli inglesi Chemical Brothers e Fatboy Slim

Ecco alcuni video su youtube dei pezzi Techno, sono quasi tutti del 1991 – 1992:
LA Style – James Brown is dead
Speedy J – Pullover
Rotterdam Termination Source – Poing
Digital Boy – This is M*ther F**ker
Phenomenia- Who is Elvis?
Mastertechno- My noise
DJ Seduction- Hard Core Heaven
Ramirez – Terapia
RTZ – Dance your ass off
Human Resource – Dominator
Usura – Open your mind

Putroppo non ho trovato:
Total Groove – Reanimator
Robert Armani – Ambulanza
Datura – Yerba del diablo
Plutone – Final exit
Deee maestro – Deee concerto
Mig 29 – Mig 29
Techno Twins – It’s a crime
Game Boys – Tetris
Control Unit – Ti 6 bevuto il cervello?
Do it ! – Attenzione
Anticappella – 2/231

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Vienna

In questi giorni sono stato a Vienna per una brevissima visita.
Impressioni sparse:
Anche qui ci sono più linee della metropolitana che a Milano.
La città è molto spaziosa, con viali molto grandi e tanti bei palazzi storici.
I negozi sono quelli di ogni città d’Europa. Le vetrine sono molto ben curate (come da noi in Italia, ad esempio).
Si stavano già preparando per il Natale.
C’era più freddo che a casa mia, di giorno si girava col piuminio, la sciarpa e i guanti. Purtroppo ha quasi sempre piovuto.
Un altro aspetto che mi ricorda l’Italia e che anche li le indicazioni sono scritte quasi sempre solo nella loro lingua, così anche acquistare un biglietto per i mezzi diventa un problema per chi, come me, non sa una sola parola di tedesco.
I prezzi mi sono sembrati simili ai nostri.
Sopra al parlamento c’era una strana casa prefabbricata, non ho capito a cosa servisse…. boh??
Ovviamente McDonalds, Zara, H&M, Pizza Hut, Starbucks, ecc non mancavano.
Dappertutto ci sono riferimenti alla principessa Sissi.
Il caffè è quasi sempre Segafredo Zanetti. Se poi lo facessero bene sarebbe il massimo.
Anche qui le pizzerie italiane NON sono gestite da italiani.
Il tedesco è veramente una lingua ostica (e anche agnostica).
Sono atterrato all’aereoporto di Bratislava che dista circa un’ora e poco più di corriera da Vienna.
C’era un tizio che faceva la "statua" che stava per morire dal freddo… pazzo!
Ci sono tante chiese… ma non ho capito se li sono cattolici o no? Boh.
Qualcuno mi spieghi la differenza tra "strasse" e "gasse". Io credo che voglia dire "via" e "viale" o "corso". Giusto??
I nomi delle vie e piazze che ricordano i santi, non hanno la parola "santo" all’interno. Mi spiego meglio: la piazza Santo Stefano si chiama "Piazza Stefano", e così via.
Anche gli annunci sulle metro sono solo in tedesco.
In dogana sale il tizio e controlla i passaporti… ovviamente in modo superficiale.
L’aereoporto di Bratislava è bocciato. Usano uno strano sistema: dopo il check-in devi aspettare fuori dalla stanza del gate (in piedi). Poi fanno entrare tutti nella stanza, controllando le carte d’imbarco e, quando ci sono tutti, ti accompagnano all’aereo. In questo modo si perde un sacco di tempo e si rimane un sacco di tempo in piedi. Boh???
Le prese di corrente della pensione si adattavano a qualsiasi spina.
Ci sono i supermercati Spar.
Dei film in programmazione nelle sale non ne conoscevo uno !
Dappertutto ci sono sedi e pubblicità delle Generali. Neanche fosse una ditta austriaca.
Ci sono tanti musei.
Ci sono tante carrozze coi cavalli che portano i turisti. Ogni cavallo ha attaccato a sè il sacchetto per i… "bisognini"

Clicca qui per vedere un po’ di foto

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Auto abbandonata

Fino alla settimana scorsa nella mia via c’era un’auto abbandonata. Era lì da mesi e la cosa simpatica è che ogni tanto c’era qualche multa sotto al tergicristallo. Poi colle intemperie sbiadivano o si stracciavano e così dopo un po’ ne spuntava un’altra.
L’auto aveva targa tedesca e, col passare del tempo, peggiorava: gomme sgonfie, portiera forzata, parabrezza rotto, ecc.
Ultimamente qualcuno aveva addirittura fatto sparire le targhe!!!
Ora non c’è più… c’ero quasi affezionato ;-)

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Gomorra

Roberto Saviano è un  giovane autore napoletano. Ha scritto questo libro, Gomorra, dove sviscera e spiega qual è il business del Sistema, quello che i media chiamano Camorra.
Non ne parla per sentito dire, lui ci ha vissuto in mezzo, è andato nei posti, ha parlato con la gente, li ha visti all’opera. Parla di una cosa che conosce molto bene.
E’ un libro molto didattico perchè spiega a chi, come me, pensava che la Camorra fosse solo un’organizzazione criminale.
Spiega come funziona, quali sono le regole, quali le aspettative, i perchè, il perchè funziona. La psicologia di chi è parte del Sistema, i modelli di business, le strategie. Spiega il perchè succedano certe cose, a chi conviene, come funziona. Perchè anche l’imprenditoria "legale" ha interconnessioni sempre più stette col Sistema…

Infatti lui adesso deve stare sotto scorta.

Io vi consiglio di leggerelo. Se non siete di Napoli, e quindi sapete già nei dettagli come funziona, leggetelo, capirete molte ma molte ma molte cose. Perchè esiste la Camorra? Perchè non viene debellata? Perchè la gente non si ribella? Dove vanno a finire i soldi? Chi comanda? Sono tutte domande a cui questo libro da una risposta.


Andy Warhol, "Knives"

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Tutto quello che un uomo

Se non fosse per te, cosa avrebbe un senso sotto a questo cielo immenso?? Niente più sarebbe vero.
Se non fosse per te, come immaginare una canzone da cantare a chi non vuol sentirsi solo ??
Se non fosse per te crollerebbe il mio cielo. Se non fosse per te sarei niente, lo sai.
Perché senza te io non vivo, e mi manca il respiro se tu te ne vai.

Quando sono con te chiudo gli occhi e già volo; d’improvviso la malinconia se ne va. Dai pensieri miei cade un velo e ritrovo con te l’unica verità.
Solamente tu sai, anche senza parole, dirmi quello che voglio sentire da te.
Io non ti lascerò fino a quando vivrò. Tutto quello che un uomo può fare… stavolta per te lo farò.

Una pioggia di stelle ora brilla nell’aria, ed il mondo mi appare per quello che è: un oceano da attraversare, per un cuore di donna o la spada di un re.

Perché senza te io non vivo e mi manca il respiro se tu te ne vai.
Solamente tu sai, anche senza parole, dirmi quello che voglio sentire da te.
C’è un tempo per l’amore, che spiegarti non so. Tutto quello che un uomo può fare… stavolta per te lo farò.
Tu sarai la regina dei miei desideri, l’orizzonte costante di questa realtà.
Tu che sei per me, come vedi, tutto quello che un uomo sognare potrà.
Tutto quello che un uomo sognare potrà…


Era "Tutto quello che un uomo" di Roberto Kunstler, Sergio Cammariere

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Aggiornamenti blog

Da circa due giorni ho aggiornato WordPress alla versione 2.3.1
Se riscontrate anomalie, me lo fate sapere?
Inoltre ho aggiunto nella barra laterale la finestra "Ultimi pensieri", gestita tramite Twitter. In pratica sono pensieri poco importanti e che non meritano un post tutto intero.
Da un po’ di tempo ho fatto in modo che i contenuti della barra laterale appaiano in ordine sparso, e ho aggiunto la Tag Cloud, vale a dire un elenco di parole chiave che utilizzo per segnare i mie post.

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Il peso della cultura

Si vedono sempre in giro dei bambinetti con degli zaini più grossi di loro.
E’ veramente una cosa di cui indignarsi. Io non mi indigno molto spesso, come sa bene Carlo, il mio slogan è "Basta che non mi rompano le scatole" (in realtà è meno edulcorato), ma in questo caso la cosa mi fa infuriare.
Ai miei tempi c’era solo il sussidiario alle elementari. Certo, sono passati quasi 30 anni, ma non può non essereci una soluzione, gli spacchiamo la schiena a questi poveri bambini !!!!
Tutto per quell’inciucio ministero-insegnanti-caseeditrici che obbliga gli studenti (=i genitori) a comprare tonnellate di libri, sempre nuovissimi perchè l’edizione cambia quasi ogni settimana.
Ma dico io: ma cosa cavolo è cambiato di matematica da quando andavo io alle elementari ? Nulla ! Le tabelline sono le stesse. Le frazioni anche. Alle elementari non si fanno mica le trasformate di Fourier (e anche se fosse, Fourier la sviluppò nel 1822… e ai miei tempi c’era già lo stesso !!!!)
Io proporrei, per legge, di vietare che in una scuola si cambino libri di testo per almeno 5 anni. La cosa che cambia di più è la geografia, ma fa lo stesso, penso che in 5 anni non succedano fatti fondamentali… Per le altre materie si potrebbe anche aumentare tranquillamente i tempi.

Ho letto che da qualche parte, non ricordo dove, lo stato paga i libri (uno per alunno) da tenere a scuola. Gli studenti tengono a casa quello che si sono comprati, per studiarlo. In questo modo salvano le loro piccole schiene.

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Classe di asini

Leggo nelle news:

Una classe per i "somari"
Fa discutere l’iniziativa della preside dell’Istituto Gastaldi di Genova: una classe composta esclusivamente da alunni ripetenti.
Ghetto o possibilità di recupero?
Pediatria: l’Esperto, Classe Per Soli Bocciati Ghetto Da Condannare
SCUOLA: CLASSE DI BOCCIATI, POLEMICHE E ISPEZIONE AL GASTALDI
Classe di soli ripetenti, al Gastaldi arriva l’ispettore
Bocciata la classe dei bocciati: ‘No ai ghetti’
Classe di bocciati, i prof dicono no

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Piazza Affari

Ragazzi il tempo passa… ricorre proprio in questi giorni il decimo anniversario dell’apertura di Piazza Affari, il mio negozio.

Avrei dovuto aprire addirittura nel 1996, ma per intoppi burocratici ho dovuto posticipare. E così eccoci arrivati all’ottobre 1997. Proprio in quei giorni ho finito il tirocinio per l’università presso una ditta di informatica di Pavia, la Sys-Net. La settimana dopo ero pronto ad aprire. Solo un piccolo particolare: non avevo merce. Solo 10 tute da ginnastica. Allora sono andato alla Slam di Genova dove ho comprato una cinquantina di felpe, alcune bianche e gialle marcate Merit Cup, altre rosse con la scritta Marlboro. In quei giorni sono stato da un fornitore che mi ha dato una decina di completi Sci + Attacco + Scarpone da vendere a 199.000 lire. Stop. Fine. Non avevo nient’altro. I primi tempi tenevo le luci in fondo al negozio spente per non far notare il vuoto. Poi coi primi incassi ho iniziato a fare acquisti… and so on. Mi ricordo i primi clienti: Pasquale, che aveva la panetteria a fianco, ha preso delle felpe e una famiglia che abitava di fronte ha preso due completi per gli sci.
I primi anni sono stati belli. Anni in cui i (pochi) clienti li conoscevo tutti, e avevo il tempo (e la voglia) di fare quattro chiacchiere con ciascuno. Sapevo dove abitavano, cosa facevano, ecc. Era, come si suol dire, un rapporto più umano.


Ecco la facciata del negozio, prima della ristrutturazione

Dal 2001 ho ingrandito parecchio il negozio, tant’è che anche in questo caso sono andato per gradi. Il primo anno ne ho tenuto comunque chiuso un pezzo grande, da utilizzare come retro. Avevo paura di non riuscire a riempire e gestire un negozio così grande. Il secondo anno ne ho chiuso solo un pezzettino, per poi aprirlo tutto.
Nel 2003 è arrivata la prima commessa. Nel frattempo io, putroppo o per fortuna crescevo, la gente non mi dava più del tu ma del lei, aumentava il numero dei prodotti trattati e le quantità, ecc.
Quante cose sono successe in questi 10 anni. Fa strano pensare che sia passato così tanto tempo. A volte ho una gran voglia di fare, a volte vorrei piantare lì tutto e fare qualcosa d’altro. Ma poi penso: ma cosa? Ormai non ho più 23 anni, e non ho una gran voglia di ripartire da zero. So fare questo lavoro, o perlomeno ci provo dignitosamente.
Io dico sempre che una delle cose belle del mio lavoro è aver a che fare con la gente, e una delle cose più brutte e avere a che fare con al gente…
Però è un lavoro che, oggettivamente, mi lascia del tempo libero, mi permette di girare in tanti posti (per fare acquisti)… e poi è il mio. Posso sistemare gli articoli come voglio, scrivere nei cartelli quello che mi passa x la testa, ecc…
La cosa che mi annoia di più è proprio quella della vendita al cliente-pecora, quello che entra, chiede un prodotto, lo prova ed eventualmente acquista.  Io mi appassiono con quelli con cui ho feeling e riesco a scambiare due battute. Ovviamente la vendita è la parte più importante del mio lavoro, perchè per un negozio è essenziale, ma, come dico, spesso noiosa. Purtroppo non ho preso da mio padre la passione per la vendita vis-à-vis, io mi stufo subito coi clienti noiosi….
Comunque, tanti auguri a Piazza Affari, speriamo che quest’avventura prosegua per tanti altri anni!

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Invasion

Sono stato recentemente al cinema a vedere questo film, Invasion. A dire la verità l’ho scelto per quasi mancanza di alternative, quella sera, e soprattutto per la presenza di Nicole Kidman, che rimane sempre una donna piacevole da ammirare (anche se sempre più palliduccia).
Che dire…. boh? C’è poco da dire, film di azione che mette paura quasi zero, sfrutta un’idea ultravecchia (ma sempre buona), infatti è il remake de "L’invasione degli ultracorpi".  Sembra un incrocio fa i film anni’80 sugli Zombie e robe simili (come "Demoni") e un film d’azione. Tutto sommato un altro di quei film che ti fanno passare due ore liete, sgranocchiando caramelle (io odio i pop corn, mi s’incastrano tra i denti), ma sicuramente non una pellicola imperdibile.

Voto: 6,5

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Lo sbirro

Un giorno ero in negozio quando entra un signore, che era un cliente abituale fino a che non si è trasferito vicino ad Alessandria. Dopo pochi minuti entra in negozio mio papà e qualche istante dopo il cliente mi chiede un giaccone in piumino che era appeso fuori, presso l’ingresso. Io apro la porta e scopriamo che il giaccone è appena sparito.

"Ma se io sono entrato da pochi minuti e c’era ancora", dice il cliente.
"Ma se io sono entrato da pochi secondi e c’era ancora", dice mio padre.

Allora io e il signore usciamo e ci dirigiamo in via Martinelli, la via dietro al negozio. Vediamo in lontananza 2 energumeni sospetti e ancor più lontano altri due, di cui uno sembrava indossare un giaccone simile a quello appena trafugato. Io dico al cliente di stare li, mentre io facevo il giro passando da via Cavour e via Covini. Purtroppo non sono arrivato in tempo perchè i due tizi hanno avvertito gli altri due del mio arrivo, e questi sono fuggiti. Il mio cliente, che è marocchino, ha nel frattempo parlato coi due figuri, tunisini, chiedendo perchè avessero fatto la spia, comunicando il mio arrivo ai due presunti ladruncoli. Questi ovviamente hanno negato e si sono allontanati a loro volta.
Che fare? Il giaccone era di buona qualità, ma io l’avevo messo in mega-offerta a 20 euro (perdendoci dei soldi, ma ce l’avevo in casa da circa 3 anni !!!). Ma non erano i 20 euro che contavano, era una sfida tra me e loro: prendo la macchina e mi dirigo verso piazza Meardi. In questo modo, pensavo, non avrebbero potuto accorgersi del mio arrivo. Infatti, nei pressi della fontana vicino al Bar Cervinia, vedo un personaggio con un giaccone che avrebbe potuto essere il mio. Entro contromano in via Cavallotti (se un qualche vigile sta leggendo queste righe sappia che STO SCHERZANDO, NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO) e pianto lì la macchina. Mi avvicino alle panchine stando rasente il muro, per non farmi notare. Vedo che il giaccone è proprio quello. Ci sono tre panchine, tutte piene di nordafricani. Piombo sul tizio e approfitto dell’effetto sorpresa per vedere la sua reazione, intimandogli con tono perentorio di restituirmi la giacca. Ho ottenuto l’effetto sperato, perchè quello prima se la toglie,e solo dopo inizia a reclamare, dicendo in uno stentato italiano che la giacca l’ha appena rubata un suo amico, ma che non sapeva fosse mia, per poi ritrattare immediatemente dopo, dicendo che si è confuso nel parlare, e che la giacca l’aveva comprata un suo amico per 20 euro, salvo accorgersi che era troppo grande per lui. Fatto sta che mi prendo la giacca, e quelli (e quelli delle panchine limitrofe) iniziano a rivolgermi domande: che negozio hai? Sei sicuro che il giaccone sia tuo? Mi dai una sigaretta? Fammi veder il giaccone? ecc. ecc. Insomma, proprio delle facce di… lamiera.

Il risalgo in macchina, inversione a U e torno in negozio.

Uff, devo fare anche lo sbirro !!!

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Visco Rossi

La combriccola del Visco
si è fermata dentro a un bosco
che nessuno aveva voglia di abitare
Fu così che per dispetto
che qualcuno da su un…tetto
tutto a un tratto! da sul tetto…si mise a urlare!
Guardate l’animale!…
Guardate l’ANIMAAALEEEEEEEE!!!!

La Combriccola del Visco
era poco più di un pugno
ma se si stringeva colpiva molto duro!
Fu così che per non fare…
per non fare troppo male
lasciò il bosco per un posto…..più sicuro!!!

Magari un po’ più buio
ma molto più sicuro
magari un po’ più buio
ma molto più SICUUUUROHOHOHOHOH!!!!

La Combriccola del Visco
era tutta gente a posto
ma qualcuno continuava a dirne male
Si diceva che quel Visco
fosse stato prima un rospo
tramutato non so come e anche male
in uno strano animale!…
con delle voglie strane
UNO STRANO ANIMALE
Con Delle VOGLIE STRAAANEEEEEE!!!!

La Combriccola del Visco
arrivati a questo punto
sparì dentro un buco profondo come il mare
a vedere se quel tale
arrivava fin là in fondo
arrischiando, per lui stesso?!? d’Affogare!…
magari in mezzo al mare…
per prender l’animale!!!

vieni già in fondo al mare
a prender l’animale
vieni già in fondo al mare
che ti do l’animale!!!!

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Tolleranza Zero

Un altro grande libro di Irvine Welsh.

Stavolta il geniale e originale scrittore scozzese si cimenta in una nuova realtà: racconta quello che succede nella mente del protagonista, Roy, bislacco ragazzotto. Come sempre di Edimburgo. Come sempre un tipo strano, nato e cresciuto nei quartieri malfamati. Come sempre un antieroe: sfigato, bruttino, con un infanzia difficile, psicolabile, violento, e sempre molto molto molto cinico.
Ma stavolta la narrazione avviene da un luogo-nonluogo speciale: il tizio è in coma. Nasce quindi un viaggio, ancora più allucinante del solito, mischiando ricordi e sogni, visioni e piccoli sprazzi di realtà.

Si ripercorre la vita di Roy Strang, il ragazzo dei quartieri ultra popolari, con una famigli di pazzi: il padre fuori di testa, la mamma inutile, la sorella zoccola, il fratello spaccone, l’altro fratello culattone. E poi il trasferimento in Sudafrica e lo zio pedofilo violentatore. Infine il ritorno in patria, l’adolescenza difficile, il lavoro onesto, ma sempre "pareggiato" da una seconda vita violenta fatta di hooligans e risse. E infine, come spesso nei libri di Welsh, la droga.

E come sempre un finale imprevisto, un finale cinico che lascia il lettore, anche se abituato ai libri di Welsh come me, coinvolto e stupito e a bocca aperta. Un libro amaro, tragico, ma sempre ironico, strafottente e divertente.
Ma come diamine fa questo scrittore a scrivere di cose così brutte in un modo così bello? leggendo il mio post sembrerebbe un libro tristissmo invece è molto bello.
Secondo me il migliore resta "Il Lercio"., ma anche questo lo consiglio agli appassionati. Il prossimo libro che leggerò di questo autore sarà "Porno", aspettatevi la recensione (visto la mia discontinuità, pigrizia e pigna di li libri arretrati…. non prima di qualche mese).

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